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giovedì 18 settembre 2014

Becca Fitzpatrick-Black Ice

Salve miei piccoli lettori in cerca di una pagina dove vivere, come sta andando la vostra prima settimana di scuola? A me potrebbe andare meglio...
Dato che vi amo alla follia oggi posterò varie recensioni e questa presentazione.  Non vedo l'ora di recensirvelo in anteprima


Collana Freeway
Serie Freeway Fantasy
Pagine 360
Pubblicato a ottobre 2014
ISBN 978-88-566-4103-5
Britt si è preparata per più di un anno a un trekking sul Teton Range. Quello a cui non era preparata, però, è scoprire che Calvin, il suo ex ragazzo e unico grande amore, si unirà a lei. Prima che Britt abbia tempo di esplorare i propri sentimenti, si scatena una terribile tormenta che la obbliga a rifugiarsi in una baita sperduta. Peccato che gli occupanti, entrambi giovani e molto affascinanti, siano anche due fuggitivi decisi a prenderla in ostaggio. Britt sa che la conoscenza dei sentieri e l’attrezzatura da treking che ha con sé rappresentano la sua assicurazione sulla vita, e che deve solo resistere abbastanza a lungo perché Calvin la raggiunga, eppure…
In una disperata corsa contro il tempo e il freddo, Britt scoprirà che sotto la neve si nascondono moltissimi segreti e che forse il suo rapitore, la cui gentilezza è decisamente seducente, non è quello che sembra.

– Vuoi farmi credere d’essere un bravo ragazzo?
Scoppiò a ridere, rovesciando la testa all’indietro. – Un bravo ragazzo? Non lo pensi sul serio.
In effetti, non volevo che sapesse che cosa pensavo davvero di lui. All’effetto che aveva su di me, a come la mia pelle fremeva e si scaldava e sembrava sul punto di sciogliersi. Me l’aveva detto chiaro e tondo: “Io sono pericoloso”. Eppure, mentre i suoi occhi neri si accendevano, brulicanti di segreti, io avevo visto che cosa nascondevano. La gentilezza e la dolcezza.
Ripensai a quando l’avevo visto svestito, al suo corpo snello e scolpito. In confronto, Calvin sembrava un ragazzino. Lo sguardo sfuggì al mio controllo e mi ritrovai a spiarlo. Sbirciai verso la morbida, misteriosa linea della sua bocca.
E lo trovai che scrutava la foresta, un lampo di panico negli occhi scuri.
– Che succede? – sussurrai.
– Lupi. Almeno tre.

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